Quando si ritorna a casa da un periodo di vacanza c’è il rischio concreto di perdere subito tutti i vantaggi del periodo di riposo e di divertimento: ci sono sempre tante cose da fare e la tentazione di rimettersi in corsa è fortissima, aumentata dalla baraonda di informazioni che viviamo ogni giorno e dalle nostre aspettative.
Ma se noi ricominciamo esattamente da dove abbiamo finito dove vanno tutte le esperienze che abbiamo vissuto?
Tutti i posti che abbiamo visto?
Tutte le persone che abbiamo conosciuto? I discorsi che abbiamo fatto?
Ma, soprattutto, che fine fa il me stesso da vacanza, con le sue idee nuove e la sua energia?
Non so voi, ma a me piacerebbe che tutto questo restasse nella mia vita ben attivo e non che svanisse in pochi giorni o settimane. E allora mi sono venute in mente le conserve che fa mio padre quando l’orto da’ più frutti di quanti siamo in grado di mangiare: si prende del tempo e “li mette via” (come dice lui).
Allora io comincio a mettere via i ricordi di quest’estate in chiusura, ma con ancora tempo davanti a sé, che le conserve non si fanno tutte in un giorno solo: c’è da pulire, sbucciare, tagliare, cucinare, mettere nei vasi e poi sottovuoto, lasciare riposare e poi immagazzinare.
Invece della frutta userò le foto ma spero che vada bene lo stesso! 😉
[e visto che oggi piove parto proprio da un cielo così]