Si torna a muoversi, anche fisicamente. Si riprendono auto, treni, aerei, metropolitane, si fissano incontri in presenza per lavorare insieme.
Spero che non sia già partito l’automatismo del “si fa così”.
È ancora straordinario tanto di quello che fino a poco tempo fa era normalità: come tutto quello che è ancora nuovo ci mettiamo più sforzo e maggiore consapevolezza, magari possiamo usarlo.
Uno spazio prezioso e costoso, dove c’è la possibilità di compiere scelte lucide e fare strategia, per raggiungere risultati oppure ottimizzare le risorse.
Un momento perfetto per chiederci (di nuovo o per la prima volta) chi siamo, cosa vogliamo, come pensiamo di raggiungerlo, in quanto tempo con che risorse e con chi.
Troppo?
Troppo poco?
Nella mia esperienza è già una buona base per mettersi in bolla e non muoversi a caso o sospinti da spinte esterne.
È -concretamente- arrivare in stazione e scegliere il treno giusto per noi, non certo il primo che arriva o quello dove sale il nostro vicino.