Ieri ho fatto una sciocchezza. Un errore, uno sbaglio, una scemata, una leggerezza…andate avanti voi, se vi va.
Carburante sbagliato nell’auto, dopo 7 km si è fermata, alle 14,15, in autostrada, con 40 gradi, nella corsia di emergenza.
Capita quando fa caldo o si è stanchi o si stanno processando tante cose contemporaneamente di fare degli errori: le neuroscienze lo studiano in laboratorio, noi lo sperimentiamo nella vita reale.
Succede: siamo tutti umani e spesso le cose vanno storte. Nulla di particolarmente originale.
Eppure non siamo allenati a stare con i nostri errori. Di solito li nascondiamo, li cancelliamo, non ne parliamo. Che peccato: così diventiamo più veri, più integri, più interi…più umani. Con tutte le nostre vulnerabilità.
E le persone intorno a noi quando siamo come siamo ci stupiscono: i poliziotti, l’autista del carro-attrezzi, la mia assicuratrice, tutti i dipendenti del mio concessionario, i meccanici, il mio compagno, i miei amici, i miei genitori, mia figlia …tutti (davvero tutti!) sono stati meravigliosi, empatici, non giudicanti, supportivi, compassionevoli, delicati. Nessuno, ma proprio nessuno, ha emesso alcuna forma di giudizio. Per questo ringrazio tutti quelli che mi hanno incrociato in questa occasione e hanno fatto alla meraviglia la loro parte: grazie. Ho avuto un’auto sostitutiva e stamattina mi hanno ridato la mia auto, come nuova.
Forse è fortuna o forse avere letto questo libro di Brené Brown e averlo fatto mio (come vedete dalle sottolineature) mi ha aiutato a gestire questa rogna.
Perché ve lo racconto?
Perché sugli errori, gli intoppi, gli imprevisti siamo tutti umani e condividere le nostre esperienze forse può aiutare.
Perché il mio lavoro è aiutare gli altri a trovare un modo per stare nella realtà reale, facendo cose che funzionano.
Perché a volte dobbiamo imparare a darci tregua e ad ammettere che siamo stanchi, affaticati, accaldati e che non funzioniamo al meglio.
Perché voglio dire grazie a chi mi ha aiutato nella difficoltà e ha fatto (bene!) il suo lavoro o mi è stato vicino emotivamente…scontato?
No, per me no: chi fa bene quello che fa, ha sempre il diritto a dei feedback positivi e rivitalizzanti. E’ benzina…quella giusta!
😉