Luglio è agli sgoccioli e ancora mi chiedo come ho (abbiamo!) fatto a reggere quest’annata. Stanchezza, fatica, impegno, sorpresa, incertezza, saturazione, pensieri…c’è tutto e anche di più.

Però fino a qui ci siamo arrivati e forse neanche male.

Adesso io passo dall’attivazione alla quietazione e -viste le temperature- non sarà difficile rallentare, fermarsi, staccare. Spero anche voi.

▪️Ma prima ce lo diciamo che abbiamo scoperto forze, sensibilità, energie, idee che non sapevamo neanche di avere?

▪️Non buttiamo via le scoperte fatte su di noi e gli altri in questo tempo strano, riguardiamole, ricordiamole, mettiamole in archivio se volete..ma non dimentichiamo che quello che siamo oggi è frutto di un momento straordinario.

▪️Siamo già molto di più di quello che eravamo a gennaio. Cosa ce ne faremo non lo so, ancora.

▪️Ma visto che sono nostre proprietà meglio diventarne davvero proprietari, essere padroni di quello che siamo e che sappiamo fare.

▪️Nei webinar aziendali che ho appena terminato ho fatto questo Elaborato l’Emergenza per Evolvere.

Ho cercato ispirazione nel ginko biloba, avete presente?

Ma si, quella pianta con le foglie a ventaglietto, che può diventare enorme e che in autunno si colora di giallo.

O forse la conoscete per il fatto che sei esemplari sono sopravvissuti alla bomba atomica su Hiroshima…e si, sono ancora viventi.

È un albero antichissimo le cui origini risalgono a 250 milioni di anni fa e per questo è considerato un fossile vivente, ed è anche definita una specie relitta.

Eppure è ancora qua: forte e delicato, bello e imponente, antico e moderno.

Che dite, può essere ispirante anche per voi?

Lo è stato anche per Goethe eh:

GINKO BILOBA  di J. W. von GOETHE

La foglia di quest’albero, dall’oriente
affidato al mio giardino,
segreto senso fa assaporare 
così come al sapiente piace fare.

E’ una sola cosa viva,
che in se stessa si è divisa?
O son due, che scelto hanno,
si conoscan come una?

In risposta a tal domanda,
trovai forse il giusto senso.
Non avverti nei miei canti
ch’io son uno e doppio insieme?”