Qualche giorno fa sono stati pubblicati i pantone 2021: due, per la prima volta. Forse avete già visto il grigio Ultimate e il giallo Illuminating , quello che ci vuole dopo il Classic blu del 2020.
Speriamo sia di buon auspicio per l’anno nuovo, mi sono detta quando l’ho visto. Guardandolo meglio ho realizzato che sia il giallo di quest’anno sia il blu dello scorso sono presenti nel logo che mi sono regalata un anno fa. E mi sono ricordata di non aver mai raccontato nulla del suo significato e del processo creativo. Cercherò di porre rimedio!
Forse qualcuno se lo ricorda: all’inizio di questo anno l’ho condiviso e ho chiesto a chi lo guardava cosa ci vedeva. Sono arrivate tante, tantissime interpretazioni meravigliose: fiori, vasi, calici, balene, germogli, kintsugi, bollicine, particelle luminose, sensazioni di apertura e possibilità, ma anche di profondità e leggerezza.
Tutte belle e tutte giuste, perché abbiamo sempre la libertà di vedere quello che vogliamo negli stimoli visivi che ci circondano. Qualche feedback mi ha sorpreso…ma dopo la condivisione ho iniziato a vederle tutte anche io!
Per questo è stato difficile provare a raccontare i colori che ho scelto e il mio logo: i pensieri e le decisioni, prese durante il processo di creazione con la graphic designer, si sono spontaneamente integrate con le interpretazioni ricevute e nel corso di quest’anno sono diventate un tutt’uno.
Per fortuna però ho lavorato con Tamara Berlaffa -l’autrice del mio logo- è una professionista e proprio oggi ha pubblicato il suo sito nuovo di zecca, con il suo portfolio e il processo che ci ha portato alla sua creazione!
Potevo farmi sfuggire questa interessante sincronicità (e risparmiarmi la difficoltà di autodescrivermi, che è sempre molto difficile)? Direi proprio di no.
Lascio la parola all’esperta, perché i professionisti fanno proprio questo: ci guardano con i loro strumenti, ci vedono in profondità e ci restituiscono in modo chiaro quello che siamo come base per fare al meglio il loro lavoro.
Io posso solo ringraziare lei e invitare voi a visitare il suo sito, lo trovate qui sotto:
“Gloria è psicologa ma preferisce definirsi una persona che aiuta persone e organizzazioni a fiorire.
Quando ci confrontiamo, mi racconta che le piacerebbe avere uno stile professionale ma al contempo leggero, la leggerezza di Calvino non la superficialità.
Sin dal nostro primo confronto in lei emergono energia, chiarezza e accoglienza. Resto affascinata dalla sua mission, così pratica e dritta al punto:
“Fare in modo che tutti sappiano dove danno il loro meglio…e metterlo in pratica, per fare bene e stare bene. Come persone e come sistema, bello eh? ;)”
Gloria si rivolge principalmente ad organizzazioni che si occupano di formazione, coaching, valutazione del potenziale o hanno bisogno di consulenza organizzativa. E poi anche privati che vogliono fare percorsi di coaching.
La sua palette colori nasce da tre gradazioni di blu e un giallo luminoso: il blu rappresenta la fiducia, la calma e la chiarezza mentre il giallo è radiosità e gioia. Insieme a me fanno pensare a quando scavando in profondità si portano in luce tesori nascosti ed è stato questo uno dei concetti più importanti emersi durante il nostro lavoro insieme alla sua identità visiva.
La moodboard parla di ispirazioni legate alla natura. Dopo qualche bozza nasce il logo di Gloria: forme sinuose che giocano con le ombre dell’acqua sino a creare un fiore luminoso che germoglia.”