Ma non vi capita mai di avere la sensazione di aver voglia di fare o essere qualcosa di nuovo? Di diverso?
Un’idea che vi sembra quasi malsana da tanto sembra essere lontana da voi ma che vi spunta in mente inattesa e sorprendente?
Quelle cose che non c’entrano (quasi) niente con quello che siete (finora) o che fate (per ora)?
Quelle idee che rimangono lì ma non se ne vanno e finisce che ti fanno compagnia a lungo, magari come pensiero o fantasia. A volte addirittura diventano una specie di rumore di fondo a cui non pensi nemmeno più ma che ti accompagna da tempo immemore. Che crescono quasi da sole e per conto loro, che ti sembra siano nel posto sbagliato o non siano roba per te.
Eppure restano e crescono, a volte persino malgrado te.
E ogni volta che ti concedi la libertà di sperimentarle di regalano gioia, soddisfazione, senso.
E magari gli altri ti dicono che sei bravo a farle, che ti vengono bene e te le chiedono sempre più spesso. Chiedetevelo ogni tanto: cosa gli altri vi chiedono di fare per loro?
Ecco a un certo punto può succedere che queste cose le accetti, le guardi, le sperimenti, le alleni, te le godi e le condividi al mondo. E si concretizza la collaborazione che è stata teorizzata dalla teoria dei giochi: vinco io, vinci tu, vinciamo tutti.
Già perché mentre noi pensiamo di essere dei terribili egoisti a fare quello che ci piace ci dimentichiamo che le nostre passioni autentiche sono il nutrimento più prezioso per il sistema di cui facciamo parte, e che ha un disperato bisogno di persone che facciano il loro (piccolo o grande) mestiere mettendoci l’anima. Può essere cantare, scrivere, prendersi cura di altri, studiare, cucire, cucinare o fare di conto.
Allora se hai qualcosa che spunta sfacciato e persistente come un papavero sulla strada ho un suggerimento da darti, anzi due:
💮Fattene una ragione.
💮Mettiti il cuore in pace.
E goditi la bellezza che arriva dal fare anima, non so se ci hai fatto caso ma ce n’è un po’ poca in giro…meglio usarla!
[Pensieri di stamattina ispirati dal papavero lungo la strada, dalle persone che lavorano con me alla loro fioritura e del regalo che mi ha fatto Elena: grazie!]