Mi ha sempre fatto molta simpatia la somiglianza tra inspirazione e ispirazione, due parole allotrope che condividono la stessa etimologia: dal latino inspirare, derivato di spirare, “soffiare”, con il prefisso. in-.
La sostanza è che entrambe le parole significano “soffiare dentro”, che sia inspirare aria fresca nei polmoni o destare sentimenti nell’animo umano.
Siamo tutti immersi in spazi e relazioni in cui possiamo inspirare, ispirare, lasciarci ispirare: a volte siamo noi che raccogliamo ossigeno e idee nuove, a volte le diamo agli altri.

Mi piace immaginare questo movimento come quello della respirazione, con le onde fluide di ossigeno che entrano e che escono, spontaneamente.
Un movimento naturale a cui non serve portare attenzione e che funziona autonomamente alla perfezione…a meno che qualcosa non vada storto!
A voi cosa serve di più?
Aria, idee, emozioni, panorami, sensazioni…o altro?
Io prendo tutto, grazie!