E’ un momento davvero strano: scuole e palestre chiuse, tanti in lavoro da casa, progetti sospesi, supermercati pieni, tante e continue informazioni spesso contrastanti…il risultato purtroppo è un senso di disorientamento. O di paura. O di noia. O di ansia. O di solitudine. O di rabbia. 

O di tutto quello che senti tu: gli esseri umani pur appartenendo alla stessa specie hanno reazioni piuttosto diverse.

  • E tu cosa fai quando ci sono momenti così?
  • E tu cosa fai in questo momento?
  • Oggi?

Io scrivo più del solito e faccio tante consulenze via skype, come prima per facilitare la gestione della distanza…ma certo oggi più di prima, vista l’allerta sanitaria in atto.

E poi faccio manutenzione, tanta e non solo per i mostriciattoli della mia bambina che hanno fatto un salto in lavatrice. Prendo questo tempo imprevisto di rallentamento e pausa come uno spazio per prendermi cura di me e degli strumenti del mestiere che utilizzo ogni giorno, metto mano a quello che non funziona più ma do’ anche un’occhiata attenta a quello che sembra funzionare ma che magari ha già qualche segnale leggero di insoddisfazione.

A cosa mi riferisco? 

A tante cose diverse, a tutte quelle che per me sono importanti e necessarie per vivere bene. Io mi ci avvicino ponendomi delle domande, tipo queste:

  • Come sto?
  • Come sta il mio corpo? 
  • A cosa dedico i miei pensieri e la mia attenzione?
  • Com’è lo spazio in cui passo il mio tempo?
  • Che qualità hanno le relazioni a cui tengo?
  • Quali sono le emozioni prevalenti che mi accompagnano giorno per giorno?
  • Mi piace quello che faccio nella vita?
  • Mi piace come lo faccio?
  • Mi sembra di avere il giusto ritorno delle energie che ci metto?
  • Sento di aver trovato il mio posto nel mondo?
  • Mi sto divertendo (e qui intendo proprio divertimento quando significa “divertere”, allargare lo sguardo)?
  • Cosa mi attira? Cosa mi incuriosisce? 
  • Di cosa vorrei prendermi cura in futuro? 

E poi osservo le risposte e provo a prendermene cura. Non significa risolverle o affrontarle tutte…ma almeno cominciare a vedere quello che c’è e riuscire a guardare il movimento di quando abbiamo il pilota automatico, ovvero quasi sempre! 

In fondo una delle poche cose certe di questo periodo è che è eccezionale, possiamo far in modo che diventi anche l’occasione per un periodo di manutenzione straordinaria…se lo facciamo con i peluche o con le case possiamo farlo anche per noi stessi: a volte basta davvero il tempo per “prendersi per mano” con un po’ di attenzione e gentilezza.