Mi hanno sempre affascinato gli scatti di crescita, quei momenti speciali in cui -quasi all’improvviso- si manifesta un qualche tipo di cambiamento. Una cosa che prima non si vedeva e poi è estremamente evidente. A tutti.
La prima volta ne ho sentito parlare a proposito della crescita dei neonati: pare che il nostro primo scatto di crescita avvenga all’età…di 15 giorni! Le ostetriche dicono che i neonati cambiano il modo e il ritmo di suzione per attivare la “produzione” di latte. 


Siamo programmati per questo, a quanto pare.


Per quanto va avanti? A quanto pare la neuroplasticità del nostro cervello va avanti per tutta la nostra esistenza, ovviamente in modi e con ritmi molto diversi a seconda di chi siamo e quello che facciamo. 


Già, perché noi esseri umani “impariamo facendo”.


E ovviamente non solo noi umani,anche gli altri esseri viventi funzionano così. 


Anche gli alberi: avete presente gli anelli concentrici che misurano gli anni che hanno vissuto? 


Vedete la diversità di espansione tra un anno e l’altro?


La cosa più divertente è che noi (e gli altri) lo vediamo solo dopo, quando è fatto.


Ecco perché quando le persone e le organizzazioni mi chiedono di facilitare un cambiamento insisto sempre sulle azioni concrete da fare, piccole ma continue, da ripetere spesso, anche se non ne hai proprio voglia.


E tu, avevi mai sentito parlare di scatti di crescita?

Qual è l’ultimo che hai fatto?

Credo che in questo anno ne abbiamo fatti tanti tutti…facciamoci caso!