Sorprese tra le parole

Ho visto questo libro per la prima volta appena pubblicato in un delizioso hotel a Koufunissi due anni fa. Era a disposizione degli ospiti ma io stavo per partire, l’ho sfogliato e ho memorizzato il titolo. Mi attirava e pensavo lo avrei letto l’anno successivo, in estate, al mare, in Grecia. 

Mi sembrava perfetto.

Ma la vita non è perfetta.

Difatti non sono stata in Grecia questa estate e ho appena finito di leggerlo sotto le coperte, sul divano, a casa, nel mezzo dell’inverno.

Se vuoi far ridere il cielo raccontagli i tuoi piani, dicono. I nostri piani: precisi, dettagliati, strutturati, controllati. Perfetti. 

Poi però arrivano le sorprese, che ti prendono e ti portano dove non ti immaginavi ma che superano e oltrepassano i tuoi pensieri, che sono più giuste che perfette, che non rispettano i piani ma ti portano esattamente lì dove devi arrivare. 

E di cosa -alla fin fine- si scrive in questo libro? Di dei e uomini certo, ma anche di:

➰trasformazioni

➰apprendimenti

➰scelte

➰tentativi

➰errori

➰ricerca

➰risultati

➰armonia.

Chi se lo aspettava.

Proprio quello che ispira me e il mio lavoro. 

Esattamente come lo voglio fare io: cercando un meglio per i risultati e per chi ne è coinvolto, tenendo insieme tutti i pezzi senza vittime sacrificali o pezzi dimenticati. 

A volte le parole scritte da altri possono farti andare avanti con maggior determinazione e piacere. Oggi a me è successo proprio questo. 

Il perché del Laboratorio di TrasformAzione con le parole di Madeline Miller:

“-Non posso sopportare questo mondo un momento in più, pensai. 

-Allora, bambina,creane un altro.”